Le giornate si allungano. Fa caldo. E tu hai pensato di andare a correre col caldo.
Perché stai pensando di andare al mare, al lago; e stai pensando al tuo costume da bagno.
Panico. Urge fare qualcosa per rimediare.
Cominciano così le grandi operazioni per rimettersi in forma.
La soluzione più immediata ed economica è andare a correre.
E infatti abbondano nei parchi i podisti di stagione.
Allora parliamone. Correre col caldo. Come si fa?
Io partirei da alcune considerazioni basilari:
- il caldo peggiora la prestazione: dai 28, 30 gradi in su è via via sempre peggio;
- il caldo, abbinato a un alto tasso di umidità, la peggiora ancor di più: anche in questo caso, più aumenta l’umidità, peggio è;
- il caldo, l’umidità e l’insolazione sono una combinazione da evitare.
Il motivo è intuibile, ma rendiamolo esplicito: il corpo è costretto a uno sforzo per mantenere la temperatura costante; per fare ciò la sudorazione aumenta e con essa la disidratazione; a questo punto si avverte prima del solito un senso di spossatezza.
E se ci si stanca prima, ci si allena meno e con minore efficacia.
Ti anticipo: la risposta è “no”. No, non devi necessariamente evitare di correre col caldo.
Devi solo usare degli accorgimenti strategici. E goderti la corsa. E pensare con ottimismo al costume da bagno.
Eccoli:
- bevi prima dell’allenamento, tanto da sentirti idratato, ma non gonfio
- (assolutamente) evita le ore più calde per allenarti: se lo fai, ti sottoponi a un supplizio inutile; c’è una sola eccezione: stai preparando la Marathon des Sables? E allora vai pure
- se riesci, evita asfalto e cemento, che sono degli accumulatori di calore
- se proprio devi correre in città, quanto meno cerca di correre all’ombra
- (correre all’ombra è in ogni caso una buona idea)
- se ce ne sono vicino a te, corri vicino a corsi d’acqua
- se riesci, pianifica l’allenamento in modo da riuscire a bere durante la corsa
- usa l’acqua della fontanina anche per bagnare braccia, gambe e cappellino
- per l’appunto: copri sempre la testa con un berretto leggero
- vèstiti poco: scusami, mi dilungherò a riguardo. Ricordi? L’ho scritto in precedenza: si suda, ci si stanca prima, ci si allena di meno. Ecco. Indossare kway e calzamaglia, quando la temperatura esterna è di 30 gradi, non ha senso. Non-ha-senso. Sudare non serve a dimagrire, serve solo a stancarsi prima. Meglio vestirsi adeguatamente e correre due chilometri in più, non trovi?
- reintegra bene dopo l’allenamento, ossia bevi costantemente nelle ore successive.
Il mio principio di fondo è il buonsenso.
Va bene correre, ma anche se dovessi saltare una seduta di allenamento, poco male. Puoi fare altro: camminare, andare in bici, nuotare, fare esercizi in casa.
Se proprio non vuoi rinunciare, puoi correre sul tapis roulant in palestra, dove in genere si sta freschi. E goderti anche la sensazione del criceto sulla ruota.