Aspettavo questa domenica da mesi. E il lunedì che la seguirà.
Non si è chiuso un ciclo. Non c’è cesura; non c’è rottura.
C’è solo inizio.
Mancano venti settimane.
Si è aperta una strada.
E somiglia più a una specie di autostrada.
Larga, lunga, lungimirante.
Larga perché dentro ci dovrà andare tanto.
Tanti chilometri per fare capire alle gambe e soprattutto alla testa come si fa, soprattutto quando sarà più difficile.
Tanto cibo, perché mangerò di più, necessariamente.
Tanta pazienza, perché non sono abituato. Non ancora.
Lunga perché durerà parecchio.
Venti settimane, appunto.
Una programmazione lunga per me, che sono un amatore. Come voi.
Perché intanto dovrò lavorare, fare la spesa e le lavatrici, cucinare, viaggiare.
Come voi.
E lunghi saranno anche i chilometri dei lunghissimi. Ovvio.
La maggior parte dei quali vorrò correre da solo.
Cercherò compagnia; sarà gradita senz’altro, quando capiterà.
Ma so già che mi sfiderò e non vorrò consolazione.
Lungimirante perché dovrà guardare ad Aprile.
Senza dimenticare tutte le tappe intermedie.
Senza sottovalutare ogni singolo allenamento.
Molta cura, molta attenzione, molta dedizione.
Venti settimane alla Maratona di Milano, raga’.
Comincio domani.